domenica 22 gennaio 2012

22/01/2012 Eremo di San Bartolomeo Roccamorice


Partenza arrivo a Roccamorice in località "Piolongo": Latitude: 42.1834191866 Longitude : 14.0479505248
Traccia GPS
Difficoltà: facile
Se non hai google earth clicca, scegli "visualize", poi map




Uscita a sorpresa e ben riuscita con la visita ad uno dei luoghi più suggestivi dal punto di vista storico-spirituale, l'eremo di San Bartolomeo in Roccamorice.
Tutto è nato come uno scherzo mattutino, il vento forte a valle consigliava fortemente di starcene a casa, ma visto il poco sonno e la tanta voglia di uscire per provare l'efficacia della mia nuova attrezzatura culinaria da trekking, con Ev è bastato un accenno ed eravamo già in loco pronti a partire.
La fretta (cattiva consigliera sempre), mi ha fatto scegliere tra i vari percorsi esistenti per raggiungere l'eremo, uno segnalato su google earth. Ottimo percorso all'andata tutto in discesa, ma al ritorno, la salita è stata faticosa.
Il vento che imperversava in valle, in cima è quasi assente, a tratti piacevole quando si è affaticati.
La strada inizialmente è brecciata, costeggia un B&B della zona e incrocia diversi Tholos che in questa zona sono numerosi e ben manutenuti. Trovarsi al cospetto di queste costruzioni è sempre molto interessante.
Prima della fine della strada brecciata si incontra un sentiero segnalato che, abbiamo scoperto al ritorno, porta comunque all'eremo. Noi abbiamo proseguito per il percorso che avevo pianificato da casa, non segnalato ufficialmente ma comunque battuto. Dopo un pò di cammino, i sentieri si riuniscono ad un altro che porta verso Roccamorice, più a valle. Da lì in poi, si lascia la montagna coltivata e ci si addentra in una fitta boscaglia di ginestre e felci.
A 150m si incontra una ripida discesa che porta all'eremo e si incrocia un nuovo sentiero battuto che riporta in località "pagliari". Sentiero che faremo la prossima volta.
L'entrata all'eremo è molto suggestiva, vi ci si accede attraverso una scala scavata sulla roccia, passando attraverso un buco praticato nella stessa roccia. L’eremo, ricostruito da Pietro da Morrone, il futuro Papa Celestino V, attorno al 1250, ha visto nei secoli successivi una frequentazione ed un culto costante da parte dei pellegrini, ci si imbatte infatti in diverse croci lungo il sentiero portate da molti pellegrini da tutto l'Abruzzo. Non è chiara l'epoca di costruzione, ma nel farsi un giro all'interno si resta allibiti dalle comodità che vantavano seppur scarne i monaci eremiti.
Finito il giro di visita all'eremo, abbiamo deciso di passare sul versate opposto per fare un paio di foto dell'eremo, sul  sentiero che porta verso Santo Spirito e De Contra di Caramanico. Scese le scalette dell'eremo, prima di un ponte di pietra, è il caso di farsi un giro lungo il greto del fiume e raggiungere a pochi metri la sorgente di San Bartolomeo (fonte catenacce), alla cui acqua venivano attribuite proprietà miracolose, come estrema razio per i moribondi; malattie infantili; neonati e piaghe. In questa stagione, il greto è tratti ghiacciato e lo spettacolo è affascinante.
Dopo un breve tratto di salita, un paio di foto, è il caso di trovare un luogo per bivaccare e testare la mia nuova gavetta e il fornellino. Ammetto che il test in casa è andato alla grande, ma all'aperto è tutta un'altra cosa.
Risaliamo verso l'eremo, apparecchiato tavola, metto a riscaldare trippa in scatola, ed il suo sapore dopo 5 minuti, è gustosissimo come non mai in casa (la montagna è miracolosa). Per non spegnere il fornello, ho messo su un pò d'acqua per assaporare del thè con miele per riscaldarci a fine pasti, e devo dire che il miglior aggettivo per descrivere il bivacco della giornata, è a parer di popolo lussuoso. Mangiare in un eremo assolato alla fine di Gennaio, un pasto caldo, non ha prezzo.
La risalita, vista il caldo ed abbondante pasto l'abbiamo sentita molto, ma arrivati al luogo di partenza, ci siamo sdraiati su di un prato ad asciugarci e fare 4 chiacchiere sulla giornata, ed è servito molto a rinsavire dalla estenuante salita. Inutile dire che ci torneremo.
















3 commenti:

  1. È stata una bella giornata ma soprattutto divertente...ho riso molto! Tra fornelli, trippa e bevande mielose potete immaginare le risate!!!! Cmq, il posto è da visitare anche per la particolare esperienza visto l'eccezionale binomio tra archittettura e natura!!! Grazie Ale

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  2. Chi ti pò aringrazià a te compañero de viaje en la aventura.

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  3. Molto bello, spero di andarci già domenica!!

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