domenica 8 gennaio 2012

08/01/2012 Orfento "muro corde"

Partenza e arrivo da Santa Croce in Caramanico: lat  42° 9'34.36"N lon  14° 0'42.03"E
Traccia GPS
Difficoltà: facile
Se non hai google earth clicca, scegli "visualize", poi map


Chiodo fisso dello scout Loris già da questa estate, raggiungere il muro con un passaggio angusto da fare attaccato ad un cavo d'acciaio è stato l'obiettivo perseguito di questa uscita. Con noi ad ammirare il paesaggio fiabesco che suscita l'Orfento in inverno, Ev e l'apache Francesco che nonostante le sigarette fumate ha dimostrato di essersi guadagnato sul campo il sopranome di apache per il fiato lungo. Ad Ev non la fate guidare, starle dietro è davvero difficile per quanto corre!!!!


Questo muro con corde, è stato messo in discussione più volte vista la temperatura sul fiume che abbiamo dovuto affrontare (1° C) da me alla ricerca di qualche raggio di sole che splendeva a non più di 30 metri sopra di noi. Ma alla fine non conta nulla il sole quando dopamina e adrenalina vengono rilasciate dalle immagini che si riescono a catturare in una passeggiata sull'Orfento. Ci siamo già stati e ci torneremo tante altre volte. E' questo il vero spirito del trekking, assimilare la natura, imparare a conoscerla, ed ammirare la sua evoluzione nel tempo.
La partenza da Santa Croce o centro visite di Caramanico Terme, prendendo il sentiero che porta a "Ponte Vallone". Dopo solo 200 metri di strada ci si lascia alle spalle la civiltà e si accede in boschi e piccoli torrenti naturali che danno il senso di incontaminato. Diversi i punti di osservazione sulla valle, veri e propri balconi da dove è possibile ammirare il panorama. Poco più in là il primo monumento naturale da ammirare: "la bocca del lupo", e la meraviglia è sempre la stessa, ogni volta. Da lì in poi la strada è in discesa, nonostante la mancanza di segnalazioni ufficiali, il sentiero è ben visibile e tracciato. Mano a mano che si scende, lo scorrere delle acque si fa sempre più impetuoso e quando diventa frastuono, significa che si è arrivati a "ponte Vallone", dove è possibile vedere un piccola cascata tra le rocce ed una splendida curva che effettua il fiume (credo una delle zone più fotografate dell'Orfento).
Dopo una sosta dovuta all'incanto del luogo è il momento di ripartire in direzione "guado di Sant'Antonio", sul sentiero si incontra un ulteriore bivio che porta a De Contra a circa 700m, e a 1km di distanza il "Ponte San Benedetto" che a sua volta rappresenta un bivio di prosecuzione verso il guado oppure verso "l'eremo di Sant'Onofrio". Abbiamo optato per dirigerci verso il guado, alla ricerca del muro con corda e magari di un posticino al sole dove rifocillarci e assimilare un pò di calore. Dopo meno di un Km di marcia, tra cumuli di fogliame che in alcuni punti toccano anche i 40cm, troviamo il tanto osannato muro che accontenta il nostro scout, ma sopratutto noi altri che rinfranchiamo il morale avendo raggiunto l'obiettivo. Del sole invece neanche l'ombra ;)
E' tempo di consumare il pasto all'addiaccio. A scegliere il luogo meno appropriato vista la temperatura io. Scelgo una location a 15 metri di distanza verticale dal fiume, guadagnando un solo grado in più e una serie di lamentele dal parterre. D'altro canto pianifico itinerari da trekking e non picnic, un minimo d'impatto con l'estremo dovremmo pure affrontarlo. Ovviamente veloci nel consumare la pausa pranzo, proviamo un pizzico di sconforto a non aver con noi il mitico Nicola con il suo caffè caldo che ci avrebbe fatto davvero molto comodo.
Si riparte per affrontare i 6 km che ci riporteranno più che alla civiltà, ad un bar a degustare cioccolata calda per tutti. Scegliamo di ripercorrere lo stesso sentiero a ritroso fino a "ponte Vallone", per poi prendere il sentiero che costeggia il fiume verso le "scalelle" e il "ponte di Caramanico". Sul percorso rileviamo come waypoint il "ponte di San Cataldo" altro eccezionale luogo per ammirare il lavorio della acque. Arrivati al bivio per le scalelle-p.te di Caramanico, scegliamo le "scalelle"  per mettere a dura prova i nostri muscoli dopo la lunga passeggiata di 10 km. L'affrontiamo con decisione visto il premio che ci aspetta al primo bar utile, e sbuchiamo al centro visite costeggiando il centro di allevamento della lontra di Caramanico.
La giornata sull'Orfento è così terminata, appagati da quanto abbiamo potuto osservare e quanto abbiamo potuto imparare dalla natura e dalla montagna.
Per me e Loris, vista l'escursione impegnativa compiuta il giorno prima, è stato un banco di prova importante per capire se saremo in grado di affrontare una 2 giorni a breve. Ovvio che questa esperienza va ripetuta.
Grazie a Francesco ed Ev per averci accompagnati, sicuro che anche da parte loro il sentimento sarà reciproco.












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