lunedì 19 dicembre 2011

18/11/2011 Cascata di San Giovanni Bocca di Valle

Bocca di Valle: lat  42°10'43.13"N lon  14°10'47.27"E
Bivio per le cascate: lat  42°10'15.48"N lon  14° 9'41.04"E
Le cascate:  lat 42° 9'52.20"N lon  14° 9'5.71"E
Traccia GPS

Questa volta in solitaria, una piacevole uscita partendo dai 500m di Bocca di Valle ai 1000 delle cascate. Utilizzo il plurale, perchè ho scoperto, una volta sul luogo che in verità le cascate sono 2. Una da 35mt e l'altra da 15mt.



Grazie ad una segnaletica non proprio precisa ho messo in pratica la prima lezione del trekking (imparata da Loris): ricercare sempre segnalazioni dei sentieri. All'andata si costeggia il torrente Vesola lungo una strada piuttosto larga e non asfalta fino ad una sorta di insenatura. Da lì il proseguo si fa arduo perchè non si vedono segnalazioni di alcun tipo. Ho provato ad inoltrarmi lungo il fiume, ma la leggera neve caduta e il ghiaccio sulle rocce non permettevano di muovermi in sicurezza, così ho pensato bene di tornare qualche decina di metri indietro a cercare di capire se vi fosse una qualche indicazione sul sentiero. Grazie al mio binocolo (strumento che non dovrebbe mai mancare nello zaino), sono riuscito a vedere una classica segnalazione bianco rossa che indica i percorsi ufficiali e riprendere il cammino sul sentiero. Ho voluto pubblicare le coordinate del bivio, perchè a quanto pare, tutti coloro che visitano per la prima volta le cascate commettono lo stesso errore, non si accorgono di una segnalazione lungo la larga strada che costeggia il fiume. 
Dopo la correzione di rotta, le cose hanno iniziato a farsi più difficili, le salite iniziano a diventare strappi, la strada larga una mulattiera, i boschi di faggi si trasformano in castagni, e ti senti rocambolescamente un tutt'uno con ciò che ti circonda. Ho avuto la fortuna di incrociare anche una pianta carnivora (la pinguicola) non rara in questa zona. Gli occhi abituati a panorami a perdita d'occhio si regalano la gioia dell'imprimere nel ricordo questo verde spezzato dal bianco della neve caduta che ti da l'esatto senso di come può essere uno smeraldo. Quando ormai stanco dei continui e repentini strappi in salita, inizio a sentire un'assordante rumore di acqua scrosciante ed i timori di aver perso la rotta lasciano il posto all'esaltazione di aver raggiunto uno dei posti più suggestivi che la majella madre ci regala. 
Il caos frenetico del traffico auto della zona in cui vivo e poca cosa rispetto al chiassoso incedere delle acque in questo luogo, ma questa è musica. In compagnia di questa sinfonia di rumori naturali, ho deciso di consumare il mio pasto. Anche se al freddo, osservare ogni piccolo particolare di questo luogo, è davvero defaticante.
Il ritorno ho cercato di compierlo allungando il passo e ripercorrendo i miei passi, visto le poche ore di luce che dicembre ci regala nel pomeriggio. Tornato a Bocca di Valle, sommesso ho dedicato un momento di meditazione nel sacrario di Bafile a tutti caduti abruzzesi della 1^ guerra mondiale. Dissetato alla fontana, fiero di aver compiuto una prima uscita in solitaria e di essermela cavata, ho ripreso la via di casa.












    

2 commenti:

  1. Ottimo post. Io ci sarò sabato con ciaspole però. Le coordinate sono precise?

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  2. Certo che lo sono. Parola di Abruzzoappede!

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